Addio Posto Fisso: lavorare in modo flessibile e condiviso

Addio Posto Fisso: lavorare in modo flessibile e condiviso

Smart working, coworking, nomadi digitali... l'era del posto fisso sembra ormai volgere al termine, spinta anche dalla impetuosa trasformazione digitale degli ultimi anni, che sta rivoluzionando quasi ogni settore e provocando profondi cambiamenti anche nel modo di lavorare.

Ne consegue che anche la postazione personale sul posto di lavoro sta scomparendo o viene ripensata, per lasciare spazio a nuovi ambienti operativi, necessariamente più agili e flessibili. Lavorare senza scrivania con PC fisso, sembra essere il futuro... ormai sempre più presente.

I dati sul lavoro che cambia: addio posto fisso?

ll 30 ottobre scorso sono stati resi noti i risultati della ricerca realizzata ogni anno dall’Osservatorio dello Smart Working del Politecnico di Milano in collaborazione con Doxa: gli smart workers sono oggi circa 570.000, il 20% in più rispetto al 2018; nel 50% dei progetti lo Smart working è concepito semplicemente come lavoro da remoto, mentre la parte restante è più strutturata e prevede, oltre alla flessibilità di luogo e orario, anche il ripensamento degli ambienti di lavoro.

Ecco che gli spazi lavorativi devono essere riorganizzati in base alle nuove esigenze: entro il 2021, secondo IDC (International Data Corporation), il 60% delle più grandi aziende al mondo adotterà il cosiddetto “Future WorkSpace”: un nuovo concetto di spazio di lavoro, un ambiente fisico e virtuale più flessibile e collaborativo, capace di migliorare il benessere e la produttività dei lavoratori.

La crescente mobilità dei lavoratori si traduce nel fatto che non hanno più bisogno di una postazione assegnata e questo permette di risparmiare spazio (e quindi costi) che viene liberato per una grande varietà di utilizzi nell'ambito della giornata lavorativa. 

L'arredo intelligente per gli uffici diffusi

La riorganizzazione degli spazi di lavoro in modo più “intelligente”, che risponda alle nuove necessità di condividere ambienti non più strutturati con il posto fisso assegnato, è ormai da alcuni anni realtà in diverse aziende italiane, sopratutto in ambito bancario.

Gli spazi sono stati ripensati in modo da non avere più scrivanie fisse e chi li vive quotidianamente si sposta con il pc per lavorare dove c'è bisogno in quel momento, in base ad un progetto o con un team specifico. 

E' chiaro che ambienti di questo tipo, come anche i sempre più numerosi coworking, necessitano di una progettazione ancora più attenta e curata, che sia capace di ottimizzare gli spazi e sfruttarne al meglio le caratteristiche, così come di arredare con praticità, ma con gusto e personalizzazione.

Sono ambienti nei quali si lavora ma ormai sono vissuti come luoghi di incontro e socializzazione: si condividono progetti, idee, momenti di relax creativo, con gruppi di lavoro anche molto fluidi e temporanei

Quali caratteristiche e quali necessità hanno questi ambienti?

  • Spazi differenziati: per arredi, dimensioni, tecnologia, in base alla destinazione d'uso: è molto diverso utilizzare uno spazio in team o individualmente, per progettare o per fare riunioni, per rilassarsi e socializzare.
  • Spazi aperti: con allestimenti ergonomici e modulari per poter riorganizzare l'ambiente ogni volta che è necessario e per potersi spostare rapidamente da un'area all'altraUtilizzo di materiali adeguati su mobili e pareti per garantire la fonoassorbenza e la fonoimpedenza e impedire fastidiosi riverberi che rendono difficile la comunicazione.
  • Scrivanie di dimensioni più contenute: o scrivanie che si chiudono, ad altezza regolabile, leggere e modulabili, facilmente trasportabili. Così come eventuali scaffalature meno profonde, cassettiere e sedie con rotelle. 
  • Pareti divisorie: utili per organizzare gli spazi di lavoro senza murature e a costo contenuto. Particolarmente adatte quelle modulabili perché sono facilmente smontabili, così come quelle attrezzate, che assolvono anche alla funzione tipica degli armadi ma senza l'ingombro.

Home sweet home... ma per creare un ufficio non bastano una scrivania, una sedia e un computer.

L'ufficio in casa: flessibilità non è improvvisazione

Flessibilità e personalizzazione non devono significare scomodità né situazioni arrangiate perché gli spazi sono ridotti.

La postazione di lavoro viene utilizzata per un numero di ore a volte anche molto elevato, quindi deve essere estremamente funzionale ed ergonomica, progettata con attenzione per evitare, nel tempo, problemi di salute dati da posture scorrette e ambiente malsano dal punto di vista della luce e dell'areazione. 

Evitare di:

  • lasciarsi prendere dalla voglia di utilizzare qualsiasi tipo di seduta e di tavolo, 
  • riciclare grandi oggetti piani trasformandoli in scrivanie strane all'insegna della creatività
  • oppure, per amore del vintage, recuperare vecchie scrivanie del nonno. 

Le scrivanie Olivetti, tanto per fare un esempio di arredi molto in voga negli anni '60, hanno un grande fascino per gli amanti del modernariato, ma siamo sicuri che possano essere funzionali ancora oggi, sopratutto per chi vuole arredare con una postazione di smart working uno spazio di casa?

Ecco alcune regole per lavorare nel migliore dei modi:

  • NO al tavolo di cucina o della sala da pranzo: non sono adatti per il lavoro, in quanto di solito molto più alti di una scrivania standard
  • SI ad una scrivania ad hoc: deve avere un’altezza di almeno 72-74 cm.
  • SI alle smart desk se lo spazio è limitato: scrivanie “apri e chiudi” che permettono di sfruttare al massimo gli spazi ridotti e sparire alla vista quando non servono.
  • NO a una sedia qualsiasi, a poltrone e divano: la rigidità dello schienale di una comune sedia da cucina, utilizzata ogni giorno per 8 ore al giorno, determina una postura scorretta. Così come giorni e ore seduti con un notebook sulle gambe.
  • SI ad una sedia ergonomica: deve avere una buona seduta e consentire di mantenere la schiena eretta, braccioli regolabili ed eventualmente ruote gommate per non rovinare il pavimento.
  • SI all'utilizzo di supporti per pc portatile: da utilizzare comunque con moderazione, permettono di lavorare sul divano o letto semplicemente regolando l'altezza in base alle necessità, oppure possono essere utilizzati anche appoggiati ad un tavolo per migliorare la posizione.

Fondamentale la cura dell'illuminazione, facendo in modo che non sia diretta sul monitor: l'ideale sarebbe poter utilizzare la luce naturale di una finestra, in alternativa quella di un lampadario o di una lampada da scrivania se non sufficiente. 

Altrettanto importante avere cura della qualità dell’aria e della temperatura interna, regolando adeguatamente aria condizionata, se presente, e riscaldamento.

Senza dimenticare di arieggiare comunque gli ambienti ogni giorno, almeno per qualche momento, semplicemente aprendo la finestra.

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Insomma, se ormai “posto fisso addio”... benvenuta creatività! 

Ancora più spazio alla progettazione di spazi di lavoro funzionali e personalizzati, con arredi su misura per le nuove esigenze. 

Nel caso foste interessati a saperne di più sui Mobili per Ufficio proposti da Divisione Ufficio di Milano contattateci utilizzando uno dei riferimenti sottostanti.

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