Pareti in Vetro per Ufficio: luce, eleganza e funzionalità

Un ambiente di lavoro luminoso, confortevole e ben organizzato contribuisce in modo significativo al benessere e alla produttività di chi lo frequenta. Le pareti in vetro per ufficio vanno proprio in questa direzione, rappresentando la soluzione ideale per spazi di lavoro moderni, dinamici e di alto profilo.
Perché scegliere Pareti Ufficio in Vetro
Le pareti divisorie in vetro permettono di separare gli ambienti senza rinunciare alla sensazione di apertura e alla diffusione della luce naturale. Queste strutture, realizzate su misura con profili in alluminio e lastre di cristallo, possono essere integrate facilmente in qualsiasi contesto, dal grande open space agli uffici direzionali, creando postazioni eleganti e funzionali.
I vantaggi sono molteplici:
- maggiore luminosità, sfruttando la luce naturale e riducendo la necessità di illuminazione artificiale,
- isolamento acustico, che protegge la privacy e riduce i rumori esterni,
- design moderno e minimale, ideale per rinnovare gli spazi senza interventi strutturali invasivi,
- riorganizzazione flessibile, con possibilità di modificare la disposizione interna in qualsiasi momento.

Tipologie di Pareti Divisorie in Vetro per Ufficio
Sul mercato esistono diverse tipologie di pareti ufficio in vetro, pensate per soddisfare ogni esigenza estetica e funzionale.
Pareti Monolastra e Doppia Lastra
I divisori classici in solo vetro possono essere monolastra oppure doppia lastra, per garantire una maggiore insonorizzazione e privacy, con formato in vetro curvato, di grande impatto estetico. La parete monolastra è, tra le pareti in vetro per l’ufficio, la più utilizzata perché offre un ottimo rapporto qualità/prezzo ed è adatta a tutte le divisioni, sia di uffici operativi che direzionali. La parete monovetro è composta da più lastre di cristallo affiancate e tenute insieme da profili in alluminio, posizionati a terra e a soffitto, e a guarnizioni in policarbonato trasparente tra una lastra e l’altra.
Pareti in Vetro Acidato, Sabbiato o Legno e Vetro
La parete divisoria in vetro acidato o sabbiato è una soluzione adatta per sfruttare la luce e schermare contemporaneamente uno spazio, rendendolo meno visibile e più discreto. Per chi desidera invece una soluzione composta da diversi materiali, esistono le pareti divisorie in legno e vetro: lasciano filtrare la luce, ma tutelano maggiormente la privacy. Inoltre uniscono l’estetica minimalista del vetro alla solidità del telaio in legno, che può anche essere attrezzato con piccoli ripiani.
Qualunque sia la scelta, le pareti divisorie in vetro garantiscono ambienti luminosi e isolamento acustico, ottenuto grazie alla presenza di cristalli contenenti una pellicola in PVB trasparente che abbatte fino a circa 30 decibel di suono. Sono inoltre personalizzabili con serigrafie o vetrofanie di qualunque forma, dimensione e soggetto.



Pareti in Vetro LCD
Per chi desidera il massimo della tecnologia, esistono le innovative pareti in vetro LCD, una soluzione all’avanguardia capace di trasformare in pochi istanti un vetro trasparente in una superficie opaca.
All’interno del vetro è inserita una pellicola con cristalli liquidi che, grazie a un impulso elettrico, permette di passare istantaneamente dalla modalità opaca a quella trasparente e viceversa. In modalità OFF, le molecole sono disposte in modo casuale e la parete appare opaca, pur lasciando filtrare la luce. In modalità ON (attivando l’induzione di corrente), le molecole si allineano e la superficie torna completamente trasparente.
Questo tipo di parete in vetro garantisce ulteriori vantaggi:
- privacy immediata, che le rende ideali per sale riunioni o uffici direzionali,
- multifunzione: la parete può essere utilizzata come schermo, senza bisogno di strutture aggiuntive,
- controllo totale: il passaggio da trasparente a opaca può avvenire tramite interruttore, telecomando, app o controllo vocale,
- comfort visivo e luminoso, grazie alla possibilità di regolare la quantità di luce naturale, migliorando l’efficienza energetica,
- isolamento termico e acustico migliorato, grazie allo spessore maggiore rispetto a un vetro standard.

Qualche aspetto a cui prestare attenzione sulle Pareti Vetrate per Ufficio
Progettare un ambiente che accolga questo tipo di parete è molto semplice dal lato pratico, perché gli elementi costitutivi del prodotto sono pochi. Dal lato estetico e funzionale, tuttavia, è necessario assicurarsi di non cadere in alcuni errori.
Ambienti molto grandi suddivisi solo grazie a elementi vetrati portano all’"effetto acquario", che non garantisce alcuna privacy. Inoltre superfici vetrate molto ampie creano maggiore riverbero e se non viene contrastato da elementi fonoassorbenti, si rischia di dare vita ad ambienti caratterizzati da un certo inquinamento acustico, che mina l’efficienza dell’ambiente di lavoro.
Consigliamo perciò di integrare questa tipologia di parete con un accurato studio acustico. Negli spazi più piccoli, che beneficiano della trasparenza del vetro, è possibile dotare le lastre di serigrafie, che creano una parziale barriera visiva senza togliere luminosità.
Per situazioni particolari, in cui sono necessarie sia trasparenza che riservatezza, esistono pareti composte da due lastre di vetro posizionate a pochi centimetri di distanza l’una dall'altra a formare una vetrocamera che aumenta l’isolamento acustico.



L'isolamento acustico: attenzione alla porta
Quando si progetta un ufficio con pareti divisorie in vetro, un aspetto fondamentale da considerare è l'effettiva prestazione acustica dell'intero sistema. Molti produttori enfatizzano le certificazioni delle pareti, che possono raggiungere abbattimenti acustici fino a 30-35 decibel. Tuttavia, il vero punto critico è rappresentato dalla porta, che costituisce inevitabilmente l'elemento più debole dell'intera struttura.
Le porte in vetro, infatti, presentano prestazioni di isolamento acustico generalmente inferiori di 5-10 decibel rispetto alle pareti che le ospitano. Questo gap è dovuto a diversi fattori tecnici:
- Le guarnizioni perimetrali, per quanto di qualità, devono garantire il movimento dell’anta e quindi non possono assicurare la stessa tenuta ermetica di una parete fissa,
- I meccanismi di apertura e chiusura (cerniere, binari, sistemi di battuta) creano inevitabilmente dei punti di passaggio per il suono.
In fase di progettazione è quindi essenziale valutare le certificazioni specifiche della porta, non solo quelle della parete. Una parete certificata Rw 38 dB abbinata a una porta con prestazione Rw 28 dB comporterà un isolamento complessivo molto più vicino ai 28 dB che ai 38 dB pubblicizzati.
Per massimizzare le prestazioni acustiche si consiglia di:
- Richiedere sempre le schede tecniche con le certificazioni specifiche delle porte,
- Optare per porte con doppia lastra e vetrocamera dove la privacy acustica è prioritaria,
- Evitare le porte scorrevoli laddove sono richieste prestazioni acustiche alte.
Una consulenza acustica professionale può fare la differenza tra un ambiente di lavoro confortevole e uno in cui la mancanza di privacy sonora compromette produttività e benessere.
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