Scrivania da Ufficio Angolare: comoda, smart e flessibile
Il tipo di scrivania più adatto a un ufficio dipende da una varietà di fattori: le dimensioni e la disposizione dello spazio, il tipo di attività e le modalità di lavoro, nonché le preferenze individuali. Tra le tipologie più utili per ottimizzare lo spazio e per impostarlo in modo flessibile c’è la Scrivania da Ufficio Angolare o a L, accostata al muro alla convergenza tra due pareti. Anche questo modello specifico può però configurarsi in diverse forme e finiture. Ecco come si presentano e quali sono i vantaggi che offrono.
Com’è fatta una Scrivania Ufficio Angolare?
Le scrivanie angolari possono essere molto comode in piccoli spazi di lavoro o uffici domestici, in cui è necessario ottimizzare l’utilizzo della metratura. Sono infatti progettate per essere posizionate nell’angolo della stanza, in cui si incastrano perfettamente senza lasciare spazio tra il bordo esterno e il muro.
Possono avere forme diverse, ma in genere presentano una sezione triangolare, con il lato verso il lavoratore arrotondato.
Da questo piano centrale possono eventualmente estendersi due ali che seguono le due pareti che si dipartono dall’angolo, di lunghezza e larghezza uguali o diverse.
Non sono perciò del tutto identiche alle scrivanie a L, costituite solo da due sezioni perpendicolari l’una all’altra, che in ogni caso si possono ugualmente posizionare negli angoli. Le due definizioni sono però spesso utilizzate in modo interscambiabile.
I vantaggi
Il principale vantaggio delle scrivanie angolari da ufficio è dunque che consentono di occupare uno spazio minimo. Possono inserirsi in qualunque angolo dell’ufficio o di casa e, accostate alle pareti, consentono di mettere a frutto ogni millimetro di uno spazio che altrimenti sarebbe difficilmente utilizzabile, se non per una pianta o una lampada.
Insomma, occupano meno spazio ma ne offrono di più al lavoratore, sul piano della scrivania stessa, al di sotto e anche nel resto della stanza.
Riservandosi una metratura contenuta, lasciano infatti più spazio per posizionare altri mobili e accessori per ufficio come cassettiere, schedari e librerie.
Inoltre, nel caso di una struttura divisa in due sezioni distinte e interconnesse da un piano centrale, la scrivania angolare può essere particolarmente utile ai lavoratori con una varietà di compiti da svolgere.
Sia per compartimentare il lavoro mantenendo ordine sia per massimizzare la concentrazione.
Poiché una scrivania da ufficio ad angolo fronteggia la parete, aiuta a evitare le distrazioni che si nascondono nel resto della stanza, aumentando la produttività e riducendo il tempo necessario a concludere il lavoro.
Questa tipologia di scrivania risulta invece meno adatta in altri layout e in particolare agli ampi open space e spazi di coworking, in cui sono da prediligere scrivanie dritte o grandi tavoli centrali che permettono di fronteggiarsi.
Nulla vieta, però, anche in questo caso, di inserire qualche scrivania angolare da riservare ai lavoratori che necessitano di particolare concentrazione.
Offrire diverse postazioni che si adattano a diversi stili di lavoro a seconda delle necessità è fondamentale nell’era degli uffici ibridi e flessibili. Le scrivanie angolari si possono abbinare ad altre tipologie di scrivanie nel resto della stanza.
Open space o ufficio privato? Pro e contro di ogni scelta
Nato negli anni '90 con le prime dotcom (le startup del mondo digital) nella Silicon Valley e poi esportato in tutto il mondo, l'open space è diventato ben presto quasi un vero e proprio modello di lavoro.
Come arredare una Scrivania Angolare?
Non ci sono limiti quanto a personalizzazione di una scrivania angolare, rispetto alla dimensione, ai materiali con cui può essere realizzata e alle finiture.
L’importante è progettarla su misura o comunque acquistare il modello ideale rispetto alle reali necessità dei lavoratori dell’ufficio, sia per quanto riguarda la grandezza che l’altezza che la forma, triangolare o a L.
Un accorgimento da tenere, quando si ha a che fare con una scrivania accostata al muro, è di assicurarsi che ci sia lo spazio per far passare i cavi di alimentazione delle tecnologie posizionate sul piano, come il computer o la stampante.
A tal proposito alcune scrivanie hanno piccole rientranze del piano sul lato verso la parete. Per evitare che a lungo termine la scrivania danneggi il muro, bisognerebbe comunque mantenerla scostata di almeno un centimetro.
Distanze in Ufficio: dimensioni minime e disposizione scrivanie
Al giorno d’oggi, negli uffici c’è la tendenza a modularizzare e a ottimizzare gli spazi. In questo caso, per quel che riguarda l’arredamento bisogna prendere in considerazione i lavoratori e il loro benessere, ma anche gli spazi minimi per gli uffici
Per quanto riguarda gli strumenti di lavoro, il loro posizionamento sulla scrivania dipende dall’occupazione del lavoratore. Nella maggior parte dei casi l’elemento principale sarà il computer, spesso posizionato al centro, nella sezione angolare.
Per qualcuno potrebbe però essere scomodo posizionarsi alla convergenza delle due sezioni della scrivania, mentre qualcun altro potrebbe ritenere che così facendo si sprechi il triangolo di spazio che verrebbe a crearsi dietro il monitor.
La suddivisione del piano di lavoro in due ali, come abbiamo detto, potrebbe essere molto utile a chi fa un lavoro che prevede mansioni differenti o la necessità di un piccolo archivio a portata di mano.
In questo caso, da una parte si potrebbero riporre carte e libri e dall’altro strumenti di lavoro pratico. Un project manager, per esempio, potrebbe utilizzare un lato per il lavoro di gestione e l’altro lato della curva per il lavoro tecnico.
Non bisogna poi dimenticare la disponibilità di spazio al di sotto della scrivania, dove inserire cassettiere, scaffalature o semplicemente il cestino della carta.
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